Ho conosciuto Claudio una sera di novembre durante il mio lavoro, e scambiando due parole abbiamo scoperto di avere una cosa in comune: l’amore per l’arte. Sono molto felice e soddisfatta di aver contribuito alla realizzazione di questo progetto. Leggendo il contenuto, mi sono accorta di rispecchiarmi in alcune parole che mi hanno colpita particolarmente. Quest’ultime hanno migliorato in me la visione della vita e dell’arte stessa, mi hanno trasmesso una sensazione di leggerezza e serenità, una sensazione positiva. “Più si cresce e più si resta soli, più si capisce e più incompresi si diventa, più si scopre e più bisogna coprirsi, più si vive nel miracolo e più tutto il resto diventa banale. Il vero è vedersi per come si è, e non per come gli altri si riflettono in noi”. Sono molto grata a Claudio, una persona precisa, puntuale, professionale e generosa. Credo che ci sia bisogno di avere nella vita più persone come Claudio, poiché evidente il suo animo buono e la sua semplicità. Questa esperienza lavorativa mi ha dato molto, sia a livello professionale che a livello umano. Spero ci sia nuovamente l’occasione di collaborare e raggiungere nuovi obbiettivi insieme. (Simona Bongiorno) / ISBN 979-12-5585-384-8
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unchallenged nature
trust the stars
Il Pensiero del mondo è stato rapito, nastro registrato degno di un dettato. Si saluta col gomito, proprio come il sei misurava in tempi egizi, si contava il gregge con sassolini, alte piramidi schiacciavano il peso umano col mezzo pane. Tempi andati sono tornati, il terrore regna tra la confusione del nulla. Vanità riveste guerrieri che sfiderebbero la sorte, per un plauso di gloria. Passeggio, osservo, mi siedo, mi alzo e rincontro. Salgo le scale appena tornato a casa, all’angolo un caro amico, fuoco esce dal petto, quando penso alla scarsezza d’intelletto. Schiavitù del palco senza stivali, preferisco la spiaggia a piedi scalzi. Connessioni, frutti dolci e amari, occhi osservano. Pioviggina qualche goccia, uccellini canticchiano, l’euforia sembra essersi alzata davvero in alto, da non reggere questa superficie che regna soave e indiscussa. Vento, ora lo sento, campanelle suonano, portone sbatte, due passi, ascensore sale, piacere parlare con i gradini, scandire silenziose preghiere. Anche il povero è disonesto, confido nelle stelle.