A testimoniare l’importanza del percorso, lo stimolo indotto dalla volontà: “hai bisogno? Vendi un quadro!”. Dal commerciale al volere dell’anima, un passo quanto l’oceano. (37 MQ) / Nettare del Cratere, contenuto della materia, spirito creativo. Percorso alchemico, spazio e tempo in un battito di ciglia. Avrei desiderato trascorrere le giornate disegnando geometrie da fare radicare in cielo, intonare canti celestiali. (Terre di Martorina) – Ogni cosa nel vivere, ha un senso profondo quanto un pozzo millenario, spicca il volo all’incontrario. La memoria, l’introspezione restano a materializzare quell’ancora che tiene ferma l’anima. Per chi dovesse difendersi dal freddo, ricordo questa creazione, riscalda e cosparge d’essenza. Bucce secche di arance e due cucchiai di alcool. (Stufa Buccia di Agrumi)
Archivio della categoria: il respiro del mare
Si torna sempre dove si è stati felici
La Castellana, Dolce Mia, Viaggio di un Visionario, Infanzia del Ricordo, Atto Poetico Convenzionale, Arte della Memoria, Bene Merentibus, Ingresso, Disegni del Tempo, Lampade di un Tempo, Ferro Battuto, Enfasi nel Racconto, Dove l’Acqua Contiene Nettare, Tegole, Pietre Scolpite Sapientemente, Famiglie e Casati, Scale, Pietre Bianche, Dimore, Sapere delle Farfalle, Tempo che Leviga, Avevo un Sogno da Bambino, Mediterraneo. (Marina di Ragusa)
Vi è una sola sapienza, riconoscere l’intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose. (Eraclito) – Mio nonno fin da piccini ci ha trasmesso l’amore per la terra, ricordo come ieri come dolcemente ci insegnava come fare una conca, o come piantare un albero, l’odore delle menta sotto i limoni, gli orari dell’irrigazione, il raccogliere le albicocche dal generoso albero.
Ragusa, terra vergine, respira l’aria di un tempo, le vallate hanno decoro e il mare rispetto, ogni forma regola l’impeto della superficie che registra nel dolce millennio memoria sperduta tra casati, leggende e ingegno. La Castellana, antica dimora costruita sopra altra pietra, nel cortile affiora la timpa, atmosfera che disegna sintonia dell’era. Primitivo è il respiro, il canto del mattino sembra del Cherubino, di notte frequente il sogno del Serafino, apre una botola verso un pozzo rigoglioso di oro luminoso. Orgoglioso di aver ancora famiglia all’interno di quelle mura, custodiscono tavolate armoniche che festeggiano la nuova luna. (Arezzo di Trifiletti)
ingredients of chaos
La terminologia mediatica ha indottrinato una popolazione a dividersi in nome della tecnologia. Ci stanno togliendo la terra da sotto i piedi e ancora parliamo di cosa dicono i media. Questo vento è artificiale, avete legittimato un gioco dove l’uomo diventa preda. Bisogna pensare a Madre Terra, niente è più potente delle menti connesse. Quando misero l’obbligo del casco, personalmente mi sequestrarono il motorino più volte, e nessuno si permise di fare opposizione perché era cosa giusta, in nessuna piazza si celebrò protesta, per me oggi non è un motorino ma l’Anima. Autoambulanze, stanno diventando imbarazzanti, davvero senza dignità, sgretolare le rassicurazioni di una volta. Le vedo, le sento camminare a due km a tutte le ore, entrare e uscire vuote. Inondano l’etere di suoni disarmonici, creano panico, ingredienti del caos.
No vax, complottisti, negazionisti, terrapiattisti, strumenti demagogici, sviluppato un vero occultamento delle reali cause delle vittime in questione. Non esprimo giudizio, conosco e riconosco quello che sta accadendo, memoria presente. Terrore, strumento per indirizzare le masse, il problema reale per me, è la vita in questo pianeta. Governo globale, investimenti rivolti a voli spaziale, satelliti, ospedalizzazioni, demolizioni, infrastrutture e chi più ne ha ne metta, non c’è alcun margine di salvaguardia planetaria. Nel pianeta si sta verificando l’olocausto, gravi conseguenze presenti e ancor peggio future. Non aver paura, il buon Cristiano conosce. Ricordo ancora il Tibet, la propaganda nel salvare quel popolo in balia dell’oppio, nessuna nazione si oppose. Il discorso è profondo, antico, incomprensibile per certi versi. Erode alla nascita di Gesù fece uccidere tutti i bambini, perseguitò i Cristiani al punto da doversi riconoscere con dei solchi sulla terra raffiguranti dei semicerchi. Capolinea, stanno lavorando, così dicono alla pillola della lunga vita. Quanti corpi risiedono in ibernazione? La Vita è Sacra è un tempio, è Spirito è Madre Teresa che vive nella lebbra senza contrarla, è il miracolo che risiede dentro ognuno di noi e obiettivamente tutto questo viene quasi costantemente escluso dalla scienza.
the breath of the sea
Iris se nè andata, l’immagine la voce il personaggio di Iris resta fermo ancorato ad Aci Castello.
Chi è Iris, difficile definirlo con parole semplici, anche se Iris è semplice, piena di vita anche quando la vita l’ha portata in un’altra dimensione. Non posso permettermi di scrivere una poesia, un racconto, queste righe desiderano essere ricerca, una mappa precisa con immagini lucide sul percorso di una donna che rimarrà per me immortale. Le feste, le riunioni, il calore di famiglia mi riporta a sentire la sua voce, ascoltare una lingua sonoramente simpatica e lungimirante per dono di contenuto vissuto. La società ama i frutti belli, come se li dovesse mangiare con gli occhi, Iris è un frutto autentico, che si rifiuta di assorbire colori apparenti, forme e dimensioni non conformi col suo pensiero. Iris Pesko mi ha visto crescere, l’ho sempre osservata con grande rispetto, lo stesso nel guardare un fiore bello e non delicato, fragile e allo stesso tempo vigoroso, difficile descrivere come una persona possa mantenere austerità e allo stesso tempo frenesia di primavera. Iris non grida rivoluzione, Iris è rivoluzione, è voce dall’immediato cambiamento, lei osserva quello che a molti passa inosservato, sta attenta all’evolversi globale pur restando nella sua Aci Castello, paese di mare, aperto e pronto a ricevere la sua Svizzera, una Svizzera che viene adottata portando in se un dono, io sono. Quanti sentono di esistere aldilà di posizioni sociali, beni raggiunti, forse essere riconosciuti come parte di questo mondo rafforza l’idea che ognuno ha di se, ma lei no, lei non cerca riconoscimenti, anzi controcorrente dimentica chi realmente è, a lei basta confidare nel bene, sentirlo, ascoltarlo. La bellezza è lama che ferisce per amore di essere vivi. La immagino festeggiare al sole, ballare alla luna, cantare con i grilli, nuotare sott’acqua, accarezzare una stella marina, portare grande rispetto a un granchio, ascoltare il silenzioso consiglio. La sua voce, il suo scherzo continuano a rivolgermi lo sguardo, ora leggera vola, si sposta velocemente nel suo mondo, per godere della vita questa volta non bisogna restare feriti, dentro un pozzo dolce vino non stordisce, lucida la mente lascia il suo racconto si trasforma in oro.