Quei mitici panieri fatti da antiche mani dal selvatico ulivo! la responsabilità di un mondo ingestibile. Vanità e invidia sono la causa di un mondo corrotto. Tanti sacrifici hanno realizzato il volere di farcela, la volontà della passione. Sono grato a tutti coloro che mi stanno accompagnando in questa traversata, l’opera del sentire in versi che si ricongiungono alla radice. – Mi affacciai da quelle alte finestre di un hotel a New Delhi, il cielo era coperto, e come nella mia terra ammiro i gabbiani volare, lì restai impressionato dagli avvoltoi, volavano sopra una cittadina in fermento, erano le prime ore del mattino. / Proteggimi nella Misericordia da chi dei sentimenti ne fa scacchi.
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Sorrisi Dipinti @ 2006
Painted Smiles – Dietro un’apparente ipocrisia, si cela un pensiero negato. Quali obiettivi vuoi realizzare con questa tua mostra? Attraverso i miei dipinti vorrei riuscire a stimolare la coscienza della gente, spingere le persone a riflettere di più. Oggi non siamo più abituati a condividere sentimenti ed emozioni, viviamo con un costante atteggiamento di chiusura e alienazione, i semplici gesti che trasmettono emozioni, come l’abbraccio, non vengono apprezzati o addirittura vengono fraintesi. Le persone stanno dimenticando cos’è l’amore perché lo identificano con la pace, in realtà si tratta di due cose diverse: la pace dell’essere può essere raggiunta anche nell’isolamento, l’amore presuppone condivisione di emozioni ed empatia. Quando ti sei reso conto di possedere una vena artistica? Già da piccolino avvertivo un forte bisogno di esprimermi. Sia a scuola che in famiglia ero assente, mi rifugiavo in una dimensione interiore che mi permettesse di estraniarmi dall’ambiente reale e di vivere in un mondo tutto mio, alternativo, più ricco di quello reale. Sono sempre stato un attento osservatore del mondo e della gente. Io credo nella reincarnazione: un mago una volta mi disse che in una vita passata ero un eremita… in questa vita, al contrario, ho deciso di esprimere e condividere anche la mia dimensione interiore. Ho iniziato ad esternare il mio desiderio di espressione ed interazione col mondo, dedicandomi ad attività che mi permettessero di stare a stretto contatto con la gente. All’epoca ero un sognatore: ho aperto una discoteca allo scopo di creare una dimensione al di fuori del reale, una sorta di oasi, un’isola dove la gente riuscisse ad essere sé stessa, mettendo da parte l’apparenza. Essermi addentrato in quel mondo, mi ha permesso di capire tante cose: innanzitutto il continuo contatto con la gente ha affinato la mia capacità di comprendere le persone, mi rendevo conto che quelle che mi circondavano non erano felici e che io mi arricchivo coltivando i vizi e le infelicità altrui. Ero sceso a compromessi con un tipo di società (occidentale, consumistica) che non ti impartisce regole di vita, ma obiettivi standard. Grazie a questa esperienza ho però avuto un’illuminazione: non tutti i mali vengono per nuocere, i mali ti si presentano nel corso della vita per permetterti di conoscere e capire la vita stessa, per presentarti cos’è la vita. Stanco di quel tipo di vita, ho deciso di andare a vivere per un periodo in India alla ricerca di nuovi stimoli: ho così intrapreso un percorso di crescita spirituale che mi ha permesso di giungere alla comprensione che ho oggi. Ho capito che è possibile ed è bello costruire qualcosa di importante non con i soldi, ma con la creatività: ho iniziato a dar spazio alla mia creatività investendo e canalizzando la mia energia attraverso un percorso che non intacca i miei ideali, i miei principi, i miei valori. Ho deciso di dedicarmi interamente all’arte! Inizialmente non volevo esporre le mie opere… poi sono stato convinto a farlo: così sono ritornato ad appartenere al mondo! Cosa rappresenta l’arte nel tuo percorso di vita? L’arte è ciò per cui vivo. Ho ricevuto allettanti proposte di lavoro al di fuori della Sicilia e anche dell’Italia, ma ho rinunciato, scegliendo di seguire un Percorso Inverso rispetto a quello standard. In Sicilia, realizzare progetti ambiziosi, farsi conoscere, acquisire visibilità, riuscire a diffondere tramite l’arte un messaggio, è particolarmente difficile. Molti, scoraggiati dalle difficoltà, vanno via, rinunciano a lottare per valorizzare le tante risorse che la nostra terra possiede. Io credo che sia giusto rimanere per esprimere qualcosa, per dare degli input, per lasciare alle generazioni future degli stimoli che li spingano a rimanere. Qual è la tua visione dell’arte in relazione alla realtà? Oggi tutte le forme di manifestazioni artistiche sono appiattite, statiche, standard. Io voglio invece che ciò che faccio vada al di là dei canoni e delle regole, sia qualcosa di originale che esprima la ricchezza e la varietà della mia dimensione interiore. La società tende ad omologare, ad appiattire le diversità, io penso invece che bisogna valorizzare la profondità infinita dell’individualità dell’essere umano. Per me l’arte non è riproduzione fedele e precisa della realtà esterna, ma espressione della dimensione interiore dell’uomo. Chi è Claudio ? E’ un ricercatore! Un ricercatore che cerca di comprendere e spiegare agli altri l’irrazionalità e l’energia che l’essere umano possiede e che una persona comune potrebbe definire pazzia. Credo che l’arte sia anche una religione, una filosofia, uno stile di vita. Attraverso l’arte, esprimiamo quei pensieri e anche quelle follie che arricchiscono la realtà. A livello economico la mia attività non mi dà molto, mi dedico all’arte per un altro scopo… lasciare all’umanità una quantità di opere d’arte talmente grande da permettermi di essere ricordato nel tempo. Quale, tra le tante manifestazioni artistiche alle quale ti dedichi, ti soddisfa di più? Il mio sogno è che qualcuno (sicuramente una persona fuori dal comune, con una notevole forza interiore) mi proponga di ridisegnare una piazza, magari quella di una zona periferica e socialmente degradata. Avendone la possibilità, riempirei tale piazza di spazi verdi, laghetti, piccole cascate, alberi particolari, creerei sotterranei dotati di oblò dai quali “spiare” il mondo dal basso, scriverei poesie sul pavimento, darei alla gente che la frequenta la possibilità di praticare la cromoterapia… darei vita ad un luogo capace di dare emozioni, progettato e costruito a misura di bambino. Non accetto il nostro mondo così com’è, per questo sogno di costruire io un mondo diverso in cui vivere: un progetto che sto cercando concretamente di realizzare riguarda il palazzo in cui vivo, che vorrei completamente ridipingere. Secondo te, perché la tua mostra dell’anno scorso è stata riconfermata e riproposta al pubblico? Sicuramente perché il comune mi ha dato dei riconoscimenti e perché ho potuto contare sull’aiuto di importanti collaboratori. Chi è il tuo pubblico? Cosa pensi di lui? Non mi importa che le mie mostre siano frequentate da gente ricca o importante, mi interessa che ci siano le anime. In realtà non posso dire di avere già un pubblico: non sono ancora molto conosciuto come artista. Le persone che visitano le mie mostre, in generale, credo siano persone semplici che vivono poco l’arte e la conoscono solo attraverso i libri e la tv. Una scarsa conoscenza dell’arte spesso spinge la gente a fare delle associazioni superficiali tra gli artisti: mi è capitato in passato di essere paragonato a Munch, in realtà il confronto non mi piace… ogni opera d’arte è un capolavoro unico perché espressione dell’individualità di chi l’ha creata. C’è qualche particolare curioso, riguardante le tue mostre, di cui vuoi parlare? Nonostante l’importante aiuto dei collaboratori, cerco sempre di fare il più possibile da solo, soprattutto per quanto riguarda l’allestimento degli interni in cui le mostre vengono realizzate. Per esempio, per me, è importantissimo l’utilizzo dell’incenso (lo considero un richiamo per gli angeli) e delle candele (bruciano ciò che di negativo c’è nell’aria e rappresentano uno strumento di comunicazione con l’aldilà). Una volta, a Parigi, a causa di problemi tecnici, per l’allestimento di una mostra, decisi di ricoprire l’intero pavimento di foglie secche (raccolte da me) per coprire il pavimento. Qual è il significato dei “painted smiles” ? Si tratta di sorrisi “di facciata”, fatti con il viso, ma non con il cuore… sono i sorrisi delle persone che vogliono apparire felici, ma in realtà non lo sono… sono i sorrisi di chi nasconde la propria individualità dietro il conformismo di una società dell’apparenza… sono il simbolo dell’ipocrisia di un mondo che ostacola l’espressione della nostra interiorità. I “sorrisi dipinti”, esposti alla mia mostra, in realtà, sono immagini che ricoprono dei quadri preesistenti, dipinti da me in passato e carichi di angoscia. Con i miei quadri voglio diffondere dei messaggi in grado di raggiungere la gente… la gente non avrebbe mai apprezzato i dipinti “nascosti sotto i sorrisi” perché troppo carichi di sensazioni negative. Inoltre, riempiendo con macchie di colore delle forme precostituite, conferisco al dipinto un nuovo significato… si tratta di una tecnica che valorizza l’imperfezione della macchia di colore. Cosa ti aspetti dall’inaugurazione della mostra? Quando uno stimolo esterno ci colpisce, questo ci lascia qualcosa dentro: voglio che i miei dipinti colpiscano la gente, suscitino nelle persone delle emozioni, facciano emergere gli stessi pensieri che io ho provato mentre creavo l’opera. Quali sono i colori che preferisci? Ogni colore ha uno specifico significato perché suscita delle emozioni ben precise. Sicuramente non potrei mai rinunciare al bianco, al rosso e al nero. Mi piace particolarmente il viola per il senso di mistico che trasmette. L’arancione mi fa pensare al tramonto e quindi alla fine di qualcosa e l’inizio del nuovo giorno, l’azzurro mi da il senso dell’infinito (perché è il colore del cielo), e così via. Progetti per il futuro? Dopo aver raggiunto i miei obiettivi in Sicilia, voglio perseguire l’obiettivo nazionale (ho già in programma per il prossimo inverno delle mostre a: Ferrara, Roma, Milano e Bologna) ed internazionale. Voglio che dopo la mia partenza, la mia casa, con tutte le opere d’arte che contiene, rimanga aperta al pubblico. Hai mai dedicato dei quadri a qualcuno ? Lo faccio sempre. In tutte le mie opere inserisco qualche elemento legato al mondo e alle persone che mi circondano. Qualsiasi stimolo esterno che mi lascia un segno dentro, viene in qualche modo rappresentato nelle mie opere. / Catania, 22 luglio 2006 di Elisa Toscano – (176 – il saluto)
Equilibrio dei Mari, Trionfare nella causa. (Mediterraneo)
Domandato a un tale quale cosa al mondo fosse più rara, rispose: “Quello che è di tutti, cioè il senso comune”. (Giacomo Leopardi) – 1975 @ Non mi occupo di ramificazioni, titoli e insoluti, la volontà nata dalla passione per la memoria mi solletica, quella memoria che respira nei sogni. (Trifiletti) / Araldica: conosco la luce del sole e l’umiltà che scorre nel sangue, blu come quello dei Draghi. Ricordo nel 2008 aver spedito in territorio nazionale, circa Trentacinque (kg) di semi di Girasole suddivisi in 7500 Plichi. (Atto Poetico) – Tutto è collegato, entrando dentro lo scrigno, lo scrigno tende a luccicare, in questo momento il vento accarezza il mio volto. Trifiletti / Trifoglio, radica dove il terreno è fertile. (1mqdb) / Palazzo Trifiletti (Foggia)
Arte Invisibile, Cortili Visionari tra immaginazione e realtà
Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. (Sant’Agostino) – Stavo iniziando a raccontare una storia tra luce e buio, all’improvviso mi sarei perso. La penna volontariamente ha tracciato sopra i primi passi, tante influenze di bene. In seguito ho riletto e riconosciuto in quel momento un atto. Un atto salvifico. Cortile delle Nevi (Mural Art) Impulsi di Speranza Quinta Dimensione Azione Salvifica Algoritmi di Pace. (Mia) / Le Scale del Sapere
Comunicare pensiero sostenibile
Amichetti portano sollievo, Ore Dieci Only e Lilli, Privilegio di un Tetto, Mansarda d’Autore, Intervista Sotto il Ponte, Desiderio d’Amore, Risorse del Quieto Vivere, Memoria Fluida, Don Chisciotte e Sancio Panza, Democrazia della Parola Contenuto dell’Essere, Patata Viva, Rimedio. / Viti Preziose, differenti dal chiodo penetrano attraverso la spirale. L’acqua è la vita, strati di coscienza, radici intercedono. Niente si sarebbe retto se la radice non si fosse congiunta col cielo. Niente sarebbe durato se le stelle non avessero benedetto ogni singola goccia di quel fiume che richiama a se le foglie.
All’improvviso mi resi conto nello zuccherare il caffè della velocità di stampa (Sentimentalmente Connesso) / Portare sollievo ai ricoverati, essere distensivo per gli impiegati, manifestare una chiave più ampia e luminosa, riempire di colore le stanze e i corridoi, che possano infondere speranza (fluid painting @ pittura fluida)
Natura, libertà dello spirito, spazio dell’immaginazione, tempo della realizzazione.
Se imparassimo a riconoscere la materia sarebbe più facile sentire lo spirito. Foglie di tè, puliscono i sogni, ma chi crede più al sogno? Esiste un ponte tangibile tra visibile e invisibile, suoni, odori, vento, calore. Luce del mattino e della sera, notte respira. Porto di Catania, Economia del Bene Comune, Salvaguardia Risorse Planetarie.
humanity
Alla playa ci sono gabbiani spiaggiati, ho telefonato a tutte le associazioni, enti e polpette varie, niente. Shalom vivrà con Mia fin quando non riprende forze. Ieri il tempo non è stato clemente, il genere umano è troppo centrato su se stesso, sfugge che ci sono molti animali in difficoltà. Bisogna organizzarsi per dare soccorso. Spiaggiati, che si ritrovano senza risorse per autogestirsi, senza energie a sufficienza per potersi muovere da dove risiedono.
Dance of the Roots



Etna Tuona. Biden vuole morti i responsabili della strage, la Casa Bianca prepara la vendetta. Talebani chiedono alla Turchia di gestire lo scalo di Kabul. Dopo 52 anni, Sirhan omicida di Bob Kennedy può tornare in libertà (La Sicilia 28 Agosto pag. 5, 13). Ma può essere che il mondo sia in pugno alla menzogna e che l’uomo si stia dirigendo verso l’autodistruzione? Preghiera è un dono che mette ordine, mi sembra tutto così svuotato di contenuto. Ma è possibile che nel 2050 una madre possa consegnare il figlio all’arena della morte, solo perché non ha rispettato il regolamento? Niente, guardo la luna nel pozzo. Oasi di Mosè, Oasi del Simeto

Aeolian Islands, Breath Islands







Infanzia di memoria, contempla lo spazio rispetta il tempo. Ieri notte il mio cuore è diventato piccolo sentendo Madre Etna, disagio ambientale. Sicilia isola mediterranea, ghiande di memoria, limone, partenza al ritorno. In questo momento è mancata la luce, quando aumenta il valore dell’oro molte cose vanno come non dovrebbero andare. Mentre una parte del mondo continua a terrorizzare, nel mio piccolo cerco armonizzare. Ogni rumore si trasforma in suono. Azzurro e marrone, prime gocce di respiro. Quanto ci siamo allontanati da ciò che era? Vento soave, crepuscolo della montagna. Eolie, isole del respiro, Efesto, San Bartolomeo.
