La compassione è la più importante e forse l’unica legge di vita dell’umanità intera. (Fëdor Dostoevskij) – Chi riconosce la bellezza la porta nel cuore, con un semplice abbraccio ti dona l’amore. La bellezza, in sintesi è il desiderio dell’amore di prendere forma. Otto ricci, foglie di un fiore di due mondi. (Bene Merentibus) / Posso affidarmi solo alla memoria. Nelle lacrime di un angelo scorre l’innocenza dell’infante. Quantica, risorse e posizioni. L’aquila ha fatto il nido sopra la montagna, la montagna è la sua casa.
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Circolare
Se non fosse per il nostro concetto di pesi e misure, staremmo in riverente ammirazione davanti alla lucciola così come lo siamo davanti al sole. (Khalil Gibran) – Nel paganesimo si facevano sacrifici anche umani o di animali per fare omaggio alle divinità. Oggi, nonostante il clima, l’ossigeno, l’estinzione dei suoni notturni devozione degli antichi poeti, si sparano bombe come se questo sia gradito dal Padre Celeste.
E mi piace la notte ascoltare le stelle… sono come cinquecento milioni di sonagli. (Antoine de Saint Exupery)
I Tre Punti. Punto Secondo: La Verità è la Culla della Civiltà
Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto. (Voltaire) – La verità di coloro che mentono non ha valore, per quanto la vanità li convinca del giusto affare, nel tempo sprofonda la cornice. La lealtà verso il prossimo, la conseguenza della realtà, l’essere stato un buon giardiniere. (Cortile delle Nevi)
È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme. (Goethe) – I Tre Pesci e il Pulitore
La dilatazione del tempo, il sentimento. (Segnalibro)
Condividere l’esperienza escludendo il giudizio. L’essere costantemente connesso, il senso sferico. Il centro, l’origine, l’azione da cui scaturisce la reazione. L’anima, il percorso di evoluzione, le scelte che inducono ad uno spazio favorevole. La dilatazione del tempo, il sentimento. (Segnalibro) – Frequenza, vibrazione, memoria, immagini e suoni custoditi nel micro manifestano nell’insieme il macro, mondi paralleli. / Una volta entrai dentro una goccia di vapore illuminata dal fuoco di una candela, all’improvviso mi ritrovai immerso in un mondo splendente. (Mezzanine Living)
Mazara del Vallo Visionaria
Il dono più grande del giardino è il ripristino dei cinque sensi. (Hanna Rion) – La voglia che ho di fare non la scambierei neanche con tutto l’oro del mondo. / Sfere Rispetto Pianeta 481/490. Ci ritrovammo arruolati al passo che scorge storia, Avere consiglio dalle voci che popolano gli spazi senza varcare tempo, Godere della superficie della luce che accarezza ombre all’ingresso di un centro, Considerazione della bellezza che sussurra parola, Giunti all’improvviso difronte una scala, L’aria si prestò a veicolare intenso profumo di rinascita, Respiro consapevole privilegio del sentiero, Ogni incontro risposta al nostro reale bisogno, Anzianità di una porta, Giardino dei cuori felici. (Sicily needs love)
Arte involontaria, arte del cosmo
Ricorda la tua connessione con il cosmo. Ricorda la tua connessione con l’infinito e quel ricordo ti darà la libertà. (Amit Ray) – Tutto in natura ha una forma, l’insieme dell’infinitesimo movimento astrale uniforma tutte le forme. Un fiume, una montagna, il tutto è in continua mutazione, costante percettibile e impercettibile vibrazione dell’universo. / Piccoli Soli di Argilla @Risorse del Seme (Albicocche e Prugne) – Sfere, Argilla Cruda Custodisce – Pietra Gioiello.
letter to a friend
Al caro amico Claudio, pittore e poeta illuminato
Qualora, per i motivi più diversi, ci apprestiamo a scrivere qualcosa di noi stessi, della nostra vita o delle nostre passioni, siamo tentati di vantare quei risultati raggiunti e quegli effimeri riconoscimenti ottenuti, crogiolandoci nel nostro tiepido brodo. Haimè ! Non vorrei ritrovarmi in questa situazione con te. Di me voglio solo raccontarti come, fin dalla verde età ho sempre avuto una grande predilezione per tutto ciò che ai miei occhi appariva fantasioso e artistico. Per diletto amavo ritrarre le comuni cose che mi trovavo attorno, sia un semplice vasetto di fiori oppure le montagne che circondano la mia città, o i due corsi d’acqua che ne lambiscono le sponde. Poco incline a correre dietro ad una palla o dedicarmi ad altri giochi competitivi per i quali, in verità, mi sentivo negato, allora in solitudine preferivo mettermi a disegnare, su qualsiasi supporto mi capitava a tiro, tutto ciò che in quel momento poteva stimolare la mia creatività. Cosa mi spingeva era il desiderio di veder nascere qualcosa che prima non esisteva, un’attrazione fatale prodotta appunto dal quel “desiderio”, che come una molla, fa scattare una intensa e incontenibile esigenza del “fare”. Afferrare quel particolare momento felice, (anticamente detta ispirazione), che insorge misteriosamente e guida la mente e la mano dell’artista nell’atto del dipingere. Ho sempre pensato a questo aspetto iniziatico come ad una regola aurea, lontana da speculazioni mercantili di vil pecunia, anche se mi rendo conto che non si può vivere solo di arte pura giacché la nostra esistenza non può prescindere dal denaro quale mezzo indispensabile per ogni nostro bisogno. Ma qui apro una parentesi su certi attori spregiudicati, che sfruttano i giovani artisti in cerca di successo, dai quali pretendono una produzione seriale, di facile fruizione e di pronto consumo, per poi abbandonarli senza ritegno e investire su nuove e illuse generazioni destinate alla stessa inevitabile sorte. Polemiche a parte, l’amore per l’arte ha continuato a crescere in me negli anni, pur consapevole di dover mediare con le esigenze quotidiane, alla ricerca di un soluzione non conflittuale, tra lo spirito e la pancia. Dopo aver frequentato le scuole primarie, entro subito nel mondo del lavoro praticando numerosi mestieri, alla sera però seguivo un corso per arti decorative tenuto da docenti cuneesi di varie discipline. Nel 1961 poi, approdo a Torino dove mi iscrivo alle lezioni di nudo dell’Accademia Albertina ed entro in contatto con il maestro siciliano Filippo Scroppo, che sarà il mio mentore per tre anni, attorniato da numerosi e talentuosi allievi. Nel 1966, inauguro nella mia città, la bottega d’arte Botto, che diverrà presto un cenacolo di ritrovo per giovani (e non solo) appassionati d’arte. Di fatto avrò modo durante molti anni, d’incontrare personalità artistiche di varia estrazione, prodighe di consigli e di apprezzamenti che contribuiranno a far espandere la mia visione sull’arte contemporanea e a spronarmi nella ricerca costante di una identità personale. La produzione pittorica, per la quale impiego varie tecniche, dall’olio alla tempera, dall’acrilico all’acquerello, avrò modo di esporla in mostre collettive e personali, in molte città italiane e straniere per un doveroso confronto e dialogo con un pubblico più vasto, sempre con un rigoroso impegno, volto a esaltare, attraverso i miei colori, linee, piani, luci e ombre, il desiderio di “comunicare le proprie riflessioni sul mondo, testimoni di una sensibilità vigile che guarda oltre, sorretta da convinzioni profonde e da un piacere spontaneo per il colore e la composizione”… (Fulvia Giacosa)
Con grande affetto, Cesare 31 ottobre 2020
spiritual day
Se solo avessi l’accortezza di ascoltare il silenzio di ogni pietra. Camminando tra i campi sono molte le figure che incontro. Volti, frasi invisibili accolgono il tatto, ogni cosa riassume una storia. Mastro-don Gesualdo (Terre di Martorina)
Open
synergistic actions
LE POLVERI DELL’ETNA – Murale Palazzo Speciale
Tutte le verità sono facili da capire una volta che sono state rivelate. Il difficile è scoprirle. (Galileo Galilei)
Virgole precedono un racconto futuro.
Fabbrica delle uova, pollaio creativo.
Sentimento si espande, coro notturno, suono ali che planano, silenzio, luna nascente.
Terra bollente, sale registra, unione aliti nel vento.