La Castellana, Dolce Mia, Viaggio di un Visionario, Infanzia del Ricordo, Atto Poetico Convenzionale, Arte della Memoria, Bene Merentibus, Ingresso, Disegni del Tempo, Lampade di un Tempo, Ferro Battuto, Enfasi nel Racconto, Dove l’Acqua Contiene Nettare, Tegole, Pietre Scolpite Sapientemente, Famiglie e Casati, Scale, Pietre Bianche, Dimore, Sapere delle Farfalle, Tempo che Leviga, Avevo un Sogno da Bambino, Mediterraneo. (Marina di Ragusa)
Vi è una sola sapienza, riconoscere l’intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose. (Eraclito) – Mio nonno fin da piccini ci ha trasmesso l’amore per la terra, ricordo come ieri come dolcemente ci insegnava come fare una conca, o come piantare un albero, l’odore delle menta sotto i limoni, gli orari dell’irrigazione, il raccogliere le albicocche dal generoso albero.
Ragusa, terra vergine, respira l’aria di un tempo, le vallate hanno decoro e il mare rispetto, ogni forma regola l’impeto della superficie che registra nel dolce millennio memoria sperduta tra casati, leggende e ingegno. La Castellana, antica dimora costruita sopra altra pietra, nel cortile affiora la timpa, atmosfera che disegna sintonia dell’era. Primitivo è il respiro, il canto del mattino sembra del Cherubino, di notte frequente il sogno del Serafino, apre una botola verso un pozzo rigoglioso di oro luminoso. Orgoglioso di aver ancora famiglia all’interno di quelle mura, custodiscono tavolate armoniche che festeggiano la nuova luna. (Arezzo di Trifiletti)
Zia Virginia è Colonna di famiglia, memoria della radice. Sentivo il bisogno attingere al candore, ripercorrere i passi dell’ombelico, farmi pervadere da quel silenzio che la notte culla, il giorno nutre. Ogni parola è risorsa, gioia sentirla ridere fanciulla senza tempo, fortezza dentro il templio. Nipoti devoti, di ogni dunque una nocca, una roccia regge il capo, un fiore indica direzione, una chiocciola il percorso. Lucciole Lanterne / Preghiera Costante Conchiglia Imprints of Peace
Cambia l’odore, le foglie chiacchierano col vento, le nuvole disegnano. (Il Giardino dentro il giardino)
Parentesi, seme di un nuovo spazio interiore. Si aprivano le porte, si organizzava la collaborazione, iniziava la condivisione. Autenticità, umanità, sentimento muta attraverso il sentire. Ricordo a volte il tremolio alle gambe per il carico, ero presente fuori misura, dentro l’abito respiravo unione, racconto del giorno. (Clone Zone)
Esperienze di un ragazzo anziano, simbolismo onirico, oro. Il Principio è importante, contrasti d’autore. (Mezzanine Living)
Il mio eroe di oggi si chiama Bud. – La mia casa è in riva al mare, lì dove sorge il vulcano, gli uccellini cantano senza tregua, le farfalle volano, volteggiano in cielo. Nessuna brama, se non quella che anela al Divino Insegnamento. Io sono, io esisto, quando anche il più piccolo essere, la più minuscola creatura, ammaestra l’umano sentire all’amore, quello vero che non si discolpa, osserva, cammina, racconta senza tregua la bellezza di esserci. Prendersi cura del pianeta con piccoli gesti.
Militello is healing me, here you can breathe well, people you meet look at you, smiles, everything is in harmony, it will be because of the mountains, the water, the ground, the air is truly clean. In Militello you can meet living fountains, Churches made of stone on stone that smell like jasmine, the roads go slow, in everyday life the chaos remains outside, you can smell the bread, it is good, it is peace. In Militello everything is more human, harmony is breathed among the people, you can see, good humor is met in everyone. I want to take the global soul of Militello. A lady meets me, and looking at me with her heart, she whispers to me ” God protect you”, words of always that the great center, the great metropolis, sometimes ignores. In Militello nobody touches anything, the water keeps going down, everything is quiet. In Militello there is no need to wear the watch, there are the bells to intone the time, every quarter of an hour tells his story. In order to tell a story, it is necessary to live among the inhabitants, be part of it, a day is not enough, a sunrise and a sunset, must live among the inhabitants, it would require a still image to understand what is hidden in the depths.
Militello mi sta curando, si respira bene, la gente che incontri ti guarda, ti sorride, tutto è in armonia, sarà per le montagne, l’acqua, la terra, l’aria è davvero pulita. A Militello incontri fontane vive, chiese di pietra su pietra che profumano di gelsomino, le strade sono lente, nel quotidiano il caos ne resta fuori, si sente l’odore del pane, è buono, è pace. A Militello è tutto più umano, l’armonia tra le persone si respira, si vede, il buon umore lo incontri in tutti. Desidero prendere l’anima globale di Militello. Una signora mi incontra e guardandomi con il cuore sussurra”Che Dio ti protegga”, parole di sempre che il grande centro, la grande metropoli a volte ignora. A Militello nessuno tocca niente, l’acqua continua a scendere, tutto è tranquillo. A Militello non c’è bisogno indossare l’orologio, ci sono le campane a intonare il tempo, ogni quarto d’ora racconta la sua storia. Se si vuol raccontare una storia bisogna vivere tra gli abitanti, farne parte, non basta un giorno, un alba e un tramonto, necessiterebbe di un fermo immagine per osservare ciò che si cela nel profondo.
Militello Independent Film Fest
Lo sguardo poetico del pittore internazionale Claudio Arezzo Di Trifiletti si è posato per un giorno sul suggestivo comune di Militello in Val di Catania, grazie anche alla complicità del MIFF ‘18. Questo è il commovente risultato.
Thanks to Daniele Gangemi and Caterina Grillo
Scusate mi sento in dovere di ringraziarvi tutti. Quel giorno fatto di una notte sotto le stelle, dinanzi una luna che magnificava tutto di splendore, conobbi il vostro mondo, provenivo da una realtà sofferta, e l’esserci era la considerevole volontà di continuare a crederci, nonostante ero al capolinea di una stanchezza fisica ma anche mentale. L’esserci non era solo un dovere nei confronti del caro amico Daniele, ma un chiamo dal profondo a svolgere un numero, leggere delle pagine che non si scelgono, si eseguono senza far domande, incomprensibile disegno, amaro, ma da percorrere fino in fondo. Appena arrivato immediatamente, la luce, l’aria, la gente, tutto era in festa. Accolto dinanzi la Chiesa Madre, andammo in contro alla Devozione All’Immacolata Concezione, in quel momento il mio spirito è guarito, il flusso della gioia nuovamente mi faceva sentire ciò che vedevo e soffrivo perché avevo perso, insomma quel contatto che ci rende umani, che ci nutre nel riconoscerci tutti la stessa vita, un passaggio armonico di un energia che trasformandosi nutre tutti, l’amore. In queste scene è presente l’Anima di Militello per come una misera scintilla desiderosa di nutrire il suo fuoco ha sentito. Per mesi sul tavolo ho tenuto uno scritto, che testimonia le mie più autentiche sensazioni di quei momenti. Per me è stato un atto di responsabilità avere in custodia il ritratto della parte intima di una comunità. Oggi si può riprendere bellezza, ma il calore a renderla autentica, la memoria. Con questo piccolo contributo ho desiderato comunicare che la Sicilia è un anziana bambina, fragile e buona, proprio come la gente che la popola, è una terra che ha necessariamente bisogno d’amore, perché così piccola nel mondo, da non poter immaginare un mondo senza Sicilia. Sicily needs love è il mondo che chiede amore. Grato ancora, buone cose a tutti.