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Il culto della leggerezza soffocherà il nostro secolo

Ibiscus, avevo un sogno da bambino, Mare Nostrum – L’arte deve suscitare emozione, far riflettere lo spettatore. Le più importanti imprese d’arte per lo più smarrite nei meandri dell’etere, a volte vengono alla luce a distanza di secoli. Veicoli di messaggi sottili, frammenti della linearità spazio temporale. Arte, una vita ai confini della magia, quello che si scorge è solo un margine di quello che risiede. Si nasce artisti quando lo si diventa, le voci come gli odori echeggiano nella solitudine dei numeri che non cercano comprensione, divengono azione. Unico mondo possibile al cambiamento, la memoria diviene centro, il suono compagno di viaggio.

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articolo

Scudi del Suo Mantello, Custode dei sogni. Uso e Riuso della Materia, Riscatto del Rifiuto. (Mia) – Ci sono notti che il sogno contiene intere civiltà, la giostra gira mentre il circo chiude. Fuochi d’artificio, povere libellule senza più acqua. (Oasi Playa) – Causa Traina Missione, Giardino Spirituale Risveglio Coscienza Globale

Mia Pastore Fonnese Oasi Playa Catania Visionaria
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While the earth gravitates to heave

Prima parchi e panchine, inutile avere strade nella desolazione. Nessuna distrazione dalla realtà.
Mentre la terra gravita in cielo.

La “sapienza analfabeta”, come la chiamerebbe il grande gesuita, antropologo, Marcel Jousse (La sapienza analfabeta del bambino, Libreria Editrice Fiorentina 2011, ma il testo originale è databile all’incirca alla seconda guerra mondiale), espressa dal suono prodotto dai campanacci indossati dai “pii bovi”, così li avrebbe chiamati l’altrettanto grande poeta Giosuè Carducci, che a loro dedicò un componimento dal titolo “Il bove”, rappresenta parimenti un’arte inconsapevole… o “involontaria”… in tali condizioni queste immagini e i suoni prodotti hanno un ruolo terapeutico su di noi, alla stessa stregua di un “pharmakon”, come direbbero gli antichi filosofi, capace di agire sul “soma”, corpo, e sulla “psyche”, anima, capace, come direbbe il sommo Platone in “Timeo” (47d-e), di riordinare il giro interiore dell’anima, qualora si fosse disordinato, e renderlo conforme a sé stesso. (Maurizio Militello)

Prima parchi e panchine, inutile avere strade nella desolazione. Nessuna distrazione dalla realtà.
Prima parchi e panchine, inutile avere strade nella desolazione. Nessuna distrazione dalla realtà.

sea woods

abstract art sicily needs love
Mirra – La notte accompagnata da buoni propositi, nutre i punti che connettono le ali.

Aliti viaggiano, infiniti universi. Passaggi lasciano l’impronta dell’anima, costruiscono nell’apparente involontario il domani. Cocci dispersi nella marea. Rispetto della geometria, spirito regna nella memoria. Legni di mare incontrano pianetini di pace.

eyes and roots

Occhi e Radici. Ho cambiato panchina, ciao Emanuele, Luigi era un bravo ragazzo, ancora lo penso.

Piazza Abramo Lincoln Catania Mia
Piazza Abramo Lincoln Catania Mia
Sotto un albero vive un bosco
Sotto un albero vive un bosco.

Macchine ruotano intorno, alcune hanno le ruote sgonfie, altre motori rombanti che sfrecciano insieme alle scure moto. O guarda un cucciolo, gli si è drizzato il pelo, Mia è convinta che tutti debbano usare l’amore per comunicare. Alberi che siete belli, voi ci guardate dalla nascita alla morte, ascoltate i pensieri, li traducete, puliti sotto forma di respiro, ne parlate col vento, foglie ne ascoltano il sortilegio. Mercato del passaggio che quotidiano disegna.

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impronte d'arte