Creare per difendersi dal vuoto, respirare per dare vita ad un nuovo mondo. (La Forza del Dolore) – Accanto al letto ho un’antica cassapanca, nel 700 veniva adoperata per la farina e per il pane, fu uno dei miei tanti risparmi di una Domenica al Mercato delle pulci, mi rasserenava addormentarmi poggiandoci la mano sopra, ogni tanto mi dava cenno del suo ascoltare attraverso qualche strano cigolio. La notte iniziava da un prezioso frammento di sale che scaldava la luce della mia stanza. Sopra il letto una Moldavite incastonata dentro un uovo d’argilla, era divenuta dono condominiale, condivisione dello spazio spaziale. Ogni cosa in quella casa, come in ogni posto dove metto radice, nel breve tempo si riempie di magia e antica vernice, di sensazioni ancestrali che vanno a braccetto con le fantasie più reali. Immaginazione, realizzazione di un piano per la fluttuazione. Voci e danze antiche, quasi emarginate prendevano corpo senza alcune distanze. Ombre e luci, apparizioni di creature mitologiche, evanescenze di vocaboli scomparsi si realizzavano nel profondo sogno nell’essere presente. Il tappeto ai piedi del letto, proveniva da un mercato popolare della sconosciuta India. Ricordo ancora i miei soci in cammino come mi beffeggiavano affettuosamente nel rimorchiarmi quel peso, ma già lo vedevo dove ora risiede. All’ingresso di un giardino, trovai un’antica moneta, molto rara, avrei potuta barattarla con altro, ma quando una cosa ci appartiene manifesta un valore che non tiene pene. Fin da piccino, sono sempre stato attratto dalla memoria insita nelle cose, per questo mi ritrovo un patrimonio che esalta un mondo unito. Ho alchimizzato e trasformato, inserito e fatto convivere in armonia pezzi di storia che rischiavano andare via. / Rosa Blu Living, Casa Museo Sotto l’Etna. – Questa mattina sono tornato a trovare Amos, l’anziano ulivo che ha segnato il trapasso tra il vento, il ricordo e le foglie che volano via. La luce lo bacia in fronte al tramonto.
Archivio tag: spazio fluido
Volume – I Tre Pesci e il Pulitore
Ho conosciuto Claudio una sera di novembre durante il mio lavoro, e scambiando due parole abbiamo scoperto di avere una cosa in comune: l’amore per l’arte. Sono molto felice e soddisfatta di aver contribuito alla realizzazione di questo progetto. Leggendo il contenuto, mi sono accorta di rispecchiarmi in alcune parole che mi hanno colpita particolarmente. Quest’ultime hanno migliorato in me la visione della vita e dell’arte stessa, mi hanno trasmesso una sensazione di leggerezza e serenità, una sensazione positiva. “Più si cresce e più si resta soli, più si capisce e più incompresi si diventa, più si scopre e più bisogna coprirsi, più si vive nel miracolo e più tutto il resto diventa banale. Il vero è vedersi per come si è, e non per come gli altri si riflettono in noi”. Sono molto grata a Claudio, una persona precisa, puntuale, professionale e generosa. Credo che ci sia bisogno di avere nella vita più persone come Claudio, poiché evidente il suo animo buono e la sua semplicità. Questa esperienza lavorativa mi ha dato molto, sia a livello professionale che a livello umano. Spero ci sia nuovamente l’occasione di collaborare e raggiungere nuovi obbiettivi insieme. (Simona Bongiorno) / ISBN 979-12-5585-384-8
Sala Consiliare – Una Vetta per il Nuovo Giorno
Al Sig. Presidente – Desidero Riscattare un Borgo in Sicilia, Una Vetta per il Nuovo Giorno, Ponte di un Pensiero che non cerca confronto, Faro di un Mondo che nutra Conforto. Risorse per un Capitale che Respiri di Suoni e bei Colori, che sfami il Bisogno di Essere parte di un Disegno che Vibra nelle Onde del Celeste Padre. Le competenze adottate nella fantasia, sono viaggi che narrano di antica magia. Il pastore al gregge indicava di riunirsi nella tormenta, fare risparmio di calore all’interno, i più fragili ne facevano Comunione. Unione, impronta del buonumore. Una struttura, l’Elaborazione di una Scuola di Pensiero Costruttivo. Realizzare il Riuso, Riscoprire le reali potenzialità dello scarto. Risorse Umane, Spirituali, Bene Comune, Solidarietà, Comunità, Ambasciata Planetaria Rispetto Pianeta, Impronte di Pace. (Percorso Inverso)
MUSEO IMPRINTS OF PEACE / AGRICOLTURA MANUALE – Un castello, una struttura arroccata tra le montagne o in riva al mare, Una Comunità di Creativi da Tutto il Mondo, una Casa che Riscatti Talenti. Un Terreno che Accolga alberi e piante in via di estinzione, una Radice che si Congiunga col Bene Profondo che anela alla Prosperità Collettiva. Per questo ho bisogno del Vostro Sostegno. (Grato)
change
Di tanto in tanto mi fermo a mettere ordine al caso, fare spazio alla bellezza, comunica nella naturalezza
Il piromane, i piromani restano l’ottimo alibi di chi della nostra vita ne rivuole cenere. Se al fuoco equivarrà l’acqua, non capisco come tutto il prezioso impianto di Catania (tombini) sia totalmente otturato privo di qualsiasi manutenzione, eppure si dovrebbe disporre di una forza lavoro derivante dal reddito di cittadinanza che non è indifferente. Tutto sarà amplificato, il caldo ora la pioggia domani, non si può non essere preparati.
I legittimatori ambiscono ad avere anche loro una macchina Blu e un Distintivo, poi se il mondo prende Fuoco poco importa.
private collection imprints of peace
Exhibition Contemporary Art Catania 1 Dicembre 6 Gennaio 2019 Palazzo della Cultura
Vorticosamente scendo per accendere della luce che sia forte abbastanza da riscaldarmi, accompagnare il passo, il battito, la discesa attraverso gli scalini che partono dalla gola, fino ad arrivare al cuore, dove scivola la forza, si rigenera, alimenta visioni, incoraggia il tamburo a un ritmo che può intervallarsi con la viola, fino al fuoriuscire della forma animata.
Visione di connessione. Imprints sono portali che connettono tutti, attraverso una mano prestata all’esecutore di un pensiero che mi ha visto nascere, non competere, gareggiare per imparare, imparare per continuare. Giardini di Pietra è il pensiero presente “Terre di Martorina”. Imprints è filosofia della terra, del mare, del vento, del cielo, della luna, del sole, del pianeta che ci ospita, che ci fa innamorare, che ci fa amare.
Primo campanello, comunicazione virtuale, si sperimenta, l’arte è comunicazione, una lattina schiacciata sul suolo diventa contemporanea, una riflessione sul muro, una visione.
Great Father
22.03.2012 SPAZIO FLUIDO CATANIA
Non credo di essere il pittore della domenica, non canto e non ballo, mi nutro di domande, da sempre sono stato attratto da tutti gli elementi, isolato in un mondo infinito, ho sempre fatto ciò che ho sentito. Ho eseguito un calcolo senza numeri apparenti, ho giocato per campi inesistenti, mi sono sempre scontrato col giudizio di chi ha usato solo gli occhi per vedere, mi sono addormentato per capire, mi sono svegliato per soffrire. Ho sofferto per gioire, ho scavato, mai ho sotterrato, tutto in me ho portato, gioie dolori e ricordi sono ciò che ho edificato. Dai vizi ho appreso le virtù, mi sono travestito da lupo per convivere con i lupi, ma poi il vestito si è invecchiato e il freddo mi ha gelato, alla ricerca di calore la missione mi ha portato, e dentro una nuova visione mi sono ritrovato. Da istinto sono nato, per discoteche sono andato, clubs e ritrovi ho frequentato, e poi un giorno in India sono volato, e al mio rientro ho ascoltato ciò che avevo meditato. Avevo voglia di raccontare ciò che sarebbe stato, ma non sapevo come dare voce al silenzio che sempre ha consigliato. Percorsi Metropolitani, Coscienza, Percorso Inverso, Interiore, Sorrisi Dipinti, Imprints, Pace a tutti, performance installazioni e video, Polvere, Evoluzione del credo, Lasciare il paesaggio libero, attraverso singole parole ho veicolato un messaggio.
Nel mio ascoltare non desidero inquinare, e per questo mi muovo con prudenza onde evitare inganni e menzogne, desidero democrazia e non mediocrazia, non posso permettermi beneficienza ma nel mio piccolo mi adopero nella magnificenza, ho creato grazie all’aiuto di chi in seguito è stato condannato, il mio percorso è ricco di protocolli, domande e richieste, per poter fare, poter coltivare un giardino appartenente a tutti, ma poiché io non appartengo a nessuno, quel qualcuno ha deciso di sottrarmi il mio avvenire, come dire al vento di non soffiare io ho continuato a creare, e così non ho rinunciato a coltivare.
Coltivare sempre un sogno, un battito lento, un nuovo rinascimento, un ritorno alla natura e al suo tempo, alla luce che suona, al calore che vibra. Forse parole astratte, ma non cerco confusione, odio solo la rassegnazione, credo alla protesta fatta con la testa, ma questa desidero sia una grande festa.
Giornata mondiale dedicata ad un bene insostituibile: l’Acqua, all’interno dello Spazio Fluido in Viale XX Settembre 28, in contemporanea all’esposizione delle ultime opere di Claudio Arezzo di Trifiletti, verrà presentato il progetto “Italy needs love”, sequenze di immagini volte a creare un documentario artistico o a comporre un corto subliminale, il cui fine è scrutare le opere nei particolari del patrimonio culturale del nostro paese.
Esiste anche un sistema che unisce più professionisti in un unico pensiero che reagisce costantemente attraverso un incontro dettato dal tempo.