Non dimentichiamo che le piccole emozioni sono i grandi capitani della nostra vita e che obbediamo a loro senza saperlo. (Vincent Van Gogh) – Ho un sogno: Sono un creativo indipendente, da sempre opero dentro la visione nella creazione di spazi che possano divenire contenitori di connessione tra universi che confluiscano energie per il fine comune dell’armonia cosmica. Cerco da tempo una grande struttura che possa ospitare, incarnare questo pensiero bambino radicato in terre di antica memoria. Una vibrazione che comunica in silenzio. La ricettività è il fine ultimo della comunità, l’ospitalità, la condivisione. Grato / Ricerca Visione Presente (Il Sapere del Seme)
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A piccoli passi
Oro del mattino, oro del tramonto, preparazione alle stelle. Mi piace sentire i gabbiani, le rondini mi rasserenano, un nuovo tempo inizia esistere. Pax (Racconti Sigillati) – Acrylic 80/59 cm
Sarebbe tutto più semplice se l’uomo rallentasse la marcia, mi sembra inverosimile che continuiamo a chiamare piazza un posteggio. Non mi scandalizzano i rifiuti per strada, quello che mi addolora è il rifiuto in genere, sono risorse e non scarto. Piazza Giovanni Verga (Il Parco Ritrovato) – Mia è il mio centro. Tracce oniriche, apprendimento, realizzazione. Nutrimento della pioggia – Acrylic 28/23 cm.
Piccoli soli d’argilla custodiscono semi di Amarena. Per sconfiggere il buio bisogna amplificare la luce. Nella città dei bar c’è chi ancora crede nella preghiera. Pace in Terra
Monopattini e amuchina, c’è chi indossa la mascherina. Il vicino ascolta il Tg, il sonoro è lo stesso di quando mio nonno si lamentava del prezzo del pane. Seduto in Corso Sicilia medito l’aria del Mediterraneo, soffiano le onde, narrano sopra il pavimento, sistema corre verso l’anatema. Sguardi si sfiorano, curiosi di un mondo che si rigenera. Sorrisi sono dono di una bandiera di condono, perdono.
Esplosione di creatività, Universo interiore pieno di emozioni da filtrare, trasformare, un’energia enorme, come la purezza che viene stravolta quasi violentata, sconvolta, da creare una ferita che deve essere guarita, ma si trasforma in espressione creativa piena di pulsioni emotive alla ricerca di un’essenza che l’aiuti a placare. (Maria Castiglione)