Ho tante cose da scrivere, tanti progetti da realizzare, perché essi sono i primi mattoni del mio mondo. Non sono io ad appartenere ad un mondo creato per me, ma sono io che creo il mio mondo. Il mondo mi appartiene. (Scritto Contemporaneo)
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Agrigento Visionaria
“Tutti i popoli invasero e dominarono questa terra, uno dopo l’altro, tanto forte fu la bramosia di possederla. E’ la terra delle arance, dei giardini fioriti, dell’aria profumata… Ma quello che mi rende indispensabile la visita è che essa può definirsi uno strano e divino museo d’architettura” (Guy de Maupassant). / Sfere Rispetto Pianeta 261/270 – Consapevoli del passaggio ci si affidava, Coscienza trionfava nell’aurora di pace, Mirabile era il sogno, Unione il racconto, In terra arida germogliava il seme, Nutrito da costanza presenza, Erano tempi che il bene trionfava nel pensiero della gente, Le famiglie si riunivano al tramonto, Un fuoco ardeva dentro la conca, Si meditava il privilegio del dono.
contemporary fantasy
Da uno scontro doveva nascere un incontro, nella solitudine ci siamo rincontrati, alberi nutrivano la nostra quiete. Quando entro in questo angolo rivedo, sento i vostri passi, amaro resta in gola scendendo le scale. Fantasia Contemporanea, L’Arte del Cosmo @Il Giardino dentro il giardino /Catania, Villa Bellini.
feeling
Non utilizzo una penna d’oro per narrare le mie sensazioni. Non risponderei mai a nessuno di non voler parlare, confido che l’ascolto sia un dovere, e che l’espressione di ciò che risiede nel profondo, sia un diritto. Credo che nel momento in cui, il singolo si rifugia dal singolo, e non nel singolo, prende forma una solitudine malsana. Il mettersi in gioco, il saper giocare, come il saper ascoltare, non trasgredendo le distanze, come in un campo da gioco, permette di vincere una partita comune, in nome della libertà. Libertà, non di fare ciò che si crede, ma di uscire ciò che risiede, lasciando che sia la luce, e tutto il respirato a tradurre il nuovo rincontrato. Il vento sussurra sotto voce, l’anima urla, urla desiderio di evadere da quei confini nati dall’inganno in una falsa emozione, un’illusione di piacere che non nutre. Il piacere quando è vero, è nutrimento, il piacere quando è vero è condivisione di un istante, che viaggia nello spazio, resta nel tempo. Molti echi di mostri sono stati liberati, e allo stesso tempo ancor di più sono le farfalle, le loro ali fragili e colorate sono simbolo di libertà. Per ogni mostro, esistono innumerevoli angeli belli, questa è la mia fede. Gli angeli belli, vivono nutrendo il prossimo di speranza, speranza che non vive in divise apparenti, ma in tempi presenti, ama per il domani, sempre pronta a porgere le mani. Insegna, ricordando la natura nella sua apparente semplicità. Dal fiore, dal nettare, dall’ape, dal tramonto a tutte le innumerevoli nuove albe, che avverranno.