La comunicazione è la base, il silenzio l’essenziale. Ho raccolto accanto ai rifiuti una busta contenente una palma di circa dieci anni, l’ho portata con me. Trasmettere, due mondi o forse più. Il trauma, Il rifiuto. L’astrattismo delle coincidenze. Un rito, dallo scioglimento del nodo, fino al ritaglio della cornice. Rivedendo l’ombra delle sue foglie, ammiro l’eleganza del suo essere. (La cesta del pane)
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Il culto della leggerezza soffocherà il nostro secolo
Ibiscus, avevo un sogno da bambino, Mare Nostrum – L’arte deve suscitare emozione, far riflettere lo spettatore. Le più importanti imprese d’arte per lo più smarrite nei meandri dell’etere, a volte vengono alla luce a distanza di secoli. Veicoli di messaggi sottili, frammenti della linearità spazio temporale. Arte, una vita ai confini della magia, quello che si scorge è solo un margine di quello che risiede. Si nasce artisti quando lo si diventa, le voci come gli odori echeggiano nella solitudine dei numeri che non cercano comprensione, divengono azione. Unico mondo possibile al cambiamento, la memoria diviene centro, il suono compagno di viaggio.
articolo
Scudi del Suo Mantello, Custode dei sogni. Uso e Riuso della Materia, Riscatto del Rifiuto. (Mia) – Ci sono notti che il sogno contiene intere civiltà, la giostra gira mentre il circo chiude. Fuochi d’artificio, povere libellule senza più acqua. (Oasi Playa) – Causa Traina Missione, Giardino Spirituale Risveglio Coscienza Globale
While the earth gravitates to heave
La “sapienza analfabeta”, come la chiamerebbe il grande gesuita, antropologo, Marcel Jousse (La sapienza analfabeta del bambino, Libreria Editrice Fiorentina 2011, ma il testo originale è databile all’incirca alla seconda guerra mondiale), espressa dal suono prodotto dai campanacci indossati dai “pii bovi”, così li avrebbe chiamati l’altrettanto grande poeta Giosuè Carducci, che a loro dedicò un componimento dal titolo “Il bove”, rappresenta parimenti un’arte inconsapevole… o “involontaria”… in tali condizioni queste immagini e i suoni prodotti hanno un ruolo terapeutico su di noi, alla stessa stregua di un “pharmakon”, come direbbero gli antichi filosofi, capace di agire sul “soma”, corpo, e sulla “psyche”, anima, capace, come direbbe il sommo Platone in “Timeo” (47d-e), di riordinare il giro interiore dell’anima, qualora si fosse disordinato, e renderlo conforme a sé stesso. (Maurizio Militello)
sea woods
Aliti viaggiano, infiniti universi. Passaggi lasciano l’impronta dell’anima, costruiscono nell’apparente involontario il domani. Cocci dispersi nella marea. Rispetto della geometria, spirito regna nella memoria. Legni di mare incontrano pianetini di pace.
eyes and roots
Occhi e Radici. Ho cambiato panchina, ciao Emanuele, Luigi era un bravo ragazzo, ancora lo penso.
Macchine ruotano intorno, alcune hanno le ruote sgonfie, altre motori rombanti che sfrecciano insieme alle scure moto. O guarda un cucciolo, gli si è drizzato il pelo, Mia è convinta che tutti debbano usare l’amore per comunicare. Alberi che siete belli, voi ci guardate dalla nascita alla morte, ascoltate i pensieri, li traducete, puliti sotto forma di respiro, ne parlate col vento, foglie ne ascoltano il sortilegio. Mercato del passaggio che quotidiano disegna.
old iron
Vado a prendere una bottiglia d’acqua e torno, sembra quasi non essermi accorto che l’azione fosse secondaria al chiamo, a quell’impulso che ti fa dimenticare la strada per portare a termine la missione, salvare una memoria, un trascorso che merita essere esposto. Un segnale stradale, tra i più usurati mai visti, era lì ad attendermi, capovolto, poggiato a terra chiamava soccorso, poteva divenire rifiuto. Supereroe è il suo nome, all’incrocio di quella strada, difronte la piscina comunale della playa avrà assistito a molte storie, fotografato molti particolari che fluttuano tra la sabbia di quel mare a pochi metri.
appeal
Vi prego di pensare che non sto promuovendo la mia arte, anche perché sono io ad appartenergli dopo così tanto tempo. Se vediamo pezzi di cadavere pubblicizzati come spuntino, se ci accorgiamo che in ogni palazzo ripetitori padroneggiano, il problema è uno. Il pensiero, la parola in seguito al boicottamento della verità, sono state saccheggiate, al punto di non ritrovarci più terra sotto i piedi, fare delle risorse rifiuto. Personalmente sono per il sole, ma ho paura a questo punto dell’inverno. P.S.: Scusate, a scuola non mi ritrovavo facilmente.