SHOP – L’esistenzialismo cromatico, nella sua accezione più generale, si riferisce ad un movimento artistico-filosofico che fonde l’esistenzialismo, con le sue domande sull’esistenza umana, la libertà e l’assurdità, con l’utilizzo del colore come strumento espressivo. Questa fusione permette di esplorare l’esperienza umana attraverso l’uso del colore, che può evocare emozioni, stati d’animo e riflessioni esistenziali. L’esistenzialismo cromatico, come proposto dall’artista Claudio Mario Andrea, non è un movimento istituzionalizzato, ma piuttosto un approccio artistico e filosofico che esplora la relazione tra colore, esistenza e spiritualità. L’uso del colore diventa una forma di comunicazione visiva che permette di affrontare le questioni fondamentali dell’esistenza umana, come la ricerca del significato, la libertà e la finitudine. In sintesi, l’esistenzialismo cromatico è un’espressione artistica che utilizza il colore per esplorare la dimensione esistenziale dell’essere umano, offrendo una prospettiva unica e stimolante sulla nostra esperienza. (AI Overview)
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L’ultimo sforzo come un filo d’erba!
Il Respiro del Vulcano, il chiamo dei gabbiani, le carezze del vento e il calore del sole. A volte riesco a godere di cose davvero così piccole, che mi sembra viaggiare per i luoghi del cuore! – Forza d’animo (Acrylic) 67/79 cm. / Atto creativo: fluire dalla materia allo spirito. Rituale: ogni cosa ha importanza, memoria messaggera. Nell’opera risiede il cammino dell’artista. Infanzia, montagna, la terra e l’acqua, il fuoco e il gioco. Città: radici ricoperte dalla strada, il quotidiano dei balconi. Il sogno, la volontà di realizzarlo.
New York 2007
La mente di un bambino è come un lago; Limpida, soave, fragile e leale. Il messaggio rivolto è immediato presente, ponte del domani. Respiro contemporaneo, narrazione dell’intelletto sentire. Vocio del passante tra la gente, visionario che interpreta il volo. Dolce fanciulla legge. – Spring in New York Sicily Contemporary Artist
The crowing of the rooster
Cupola di una piuma
Sant’Agata La Vetere – L’infanzia è la culla dell’adulto, la dolcezza è la strada del saggio, la purezza la scala per l’Eterno. Tutta la festività in Onore a Sant’Agata è riposta negli occhi dei bambini, nella memoria futura. Interiorità ed esteriorità, spazio e tempo, santità e carnalità, spiritualità e materialità, equilibrio della forma, rispetto del contenuto. (Casa Museo Sotto l’Etna)
Dentro il seme di un carrubo
La comunicazione è la base, il silenzio l’essenziale. Ho raccolto accanto ai rifiuti una busta contenente una palma di circa dieci anni, l’ho portata con me. Trasmettere, due mondi o forse più. Il trauma, Il rifiuto. L’astrattismo delle coincidenze. Un rito, dallo scioglimento del nodo, fino al ritaglio della cornice. Rivedendo l’ombra delle sue foglie, ammiro l’eleganza del suo essere. (La cesta del pane)
Il culto della leggerezza soffocherà il nostro secolo
Ibiscus, avevo un sogno da bambino, Mare Nostrum – L’arte deve suscitare emozione, far riflettere lo spettatore. Le più importanti imprese d’arte per lo più smarrite nei meandri dell’etere, a volte vengono alla luce a distanza di secoli. Veicoli di messaggi sottili, frammenti della linearità spazio temporale. Arte, una vita ai confini della magia, quello che si scorge è solo un margine di quello che risiede. Si nasce artisti quando lo si diventa, le voci come gli odori echeggiano nella solitudine dei numeri che non cercano comprensione, divengono azione. Unico mondo possibile al cambiamento, la memoria diviene centro, il suono compagno di viaggio.
articolo
Scudi del Suo Mantello, Custode dei sogni. Uso e Riuso della Materia, Riscatto del Rifiuto. (Mia) – Ci sono notti che il sogno contiene intere civiltà, la giostra gira mentre il circo chiude. Fuochi d’artificio, povere libellule senza più acqua. (Oasi Playa) – Causa Traina Missione, Giardino Spirituale Risveglio Coscienza Globale
While the earth gravitates to heave

La “sapienza analfabeta”, come la chiamerebbe il grande gesuita, antropologo, Marcel Jousse (La sapienza analfabeta del bambino, Libreria Editrice Fiorentina 2011, ma il testo originale è databile all’incirca alla seconda guerra mondiale), espressa dal suono prodotto dai campanacci indossati dai “pii bovi”, così li avrebbe chiamati l’altrettanto grande poeta Giosuè Carducci, che a loro dedicò un componimento dal titolo “Il bove”, rappresenta parimenti un’arte inconsapevole… o “involontaria”… in tali condizioni queste immagini e i suoni prodotti hanno un ruolo terapeutico su di noi, alla stessa stregua di un “pharmakon”, come direbbero gli antichi filosofi, capace di agire sul “soma”, corpo, e sulla “psyche”, anima, capace, come direbbe il sommo Platone in “Timeo” (47d-e), di riordinare il giro interiore dell’anima, qualora si fosse disordinato, e renderlo conforme a sé stesso. (Maurizio Militello)

sea woods

Aliti viaggiano, infiniti universi. Passaggi lasciano l’impronta dell’anima, costruiscono nell’apparente involontario il domani. Cocci dispersi nella marea. Rispetto della geometria, spirito regna nella memoria. Legni di mare incontrano pianetini di pace.