Esistono argomenti dove la ragione smette di esistere. Il desiderio di piantare alberi, prendersi cura di una proprietà, portare dei benefici restituendo l’essenza alla terra. Godere dell’elaborato delle api come del canto degli uccelli, impone sacrifici che appartengono alla culla della civiltà. Oggi sembra essere tutto veloce, nell’ignorare le basi della parola, l’estirpare ciò che di buono è nato per donare. La causa dei contrasti, la negazione degli elementi, ognuno desidera avere le proprie ragioni, ma un fattore rende centralità alla giustizia, ed è il fattore principale, la causa. La realizzazione è il bene supremo che l’uomo ottiene dalla missione intuita, il negare quest’ultima diventa un atto ipocrita e malvagio, l’ignorare colui che desidera semplicemente piantare alberi. L’edificazione di un progetto ha un seme, una radice e in seguito dei benefici. Comprendere la vastità dell’universo umano, la limitazione che a volte lo respinge a discapito delle future generazioni. (Terre di Martorina)
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La Valle del Dittaino e l’Albero dei Ricordi
Bambini venivamo a villeggiare con Zio Michele e Zia Matilde in questa vallata, il silenzio si intervallava tra il canto degli uccelli e la campanella della stazione che anticipava i treni di passaggio. Trascorrevamo i pomeriggi a vagabondare tra l’agrumeto e il pereto, raccontandoci storie da brividi che non ci avrebbero fatto dormire la notte. La mattina la sveglia era puntuale alle prime luci, la zia ci faceva trovare una semplice colazione in cucina, e il via libera per il sentiero della pesca. Avevamo il mito della diga e dei suoi pesci che nelle rare occasioni di piena, si riversavano nel fiume, sognavamo pescarci senza mai in realtà tirarci fuori un granchio. Ogni volta che ci passo, l’emozione è intensa, momenti trascorsi, armonia delle stelle, le feste e la cioccolata mangiata in soffitta. Nei magazzini l’odore dei trattori, amavo sedermici alla guida e viaggiare d’immaginazione per le distese di grano. (Speciale/Li Destri)
Catania Palermo Ferrovia del Sentimento. Roccapalumba Alia – Mondi Perduti Archeologia della Memoria
Tratti d’anima
Amicizie tramandate, consolidate nel tempo respirano lo spazio, si rafforzano nelle amareggiate, si affidano al buonsenso. L’opera parte dal colore, la casa dalla pietra, il tratto dall’anima. La vita è fatta di equilibri, bisogna aver presente la realtà (Le scale di pietra)
Piazza dei Martiri, La forza di un cucchiaino (1V18000) – Casa/Studio Architetto Giovanni Battista Vaccarini (Panni stesi alla Civita) – Mediterraneo Murale Amt Art Project – Archi della Marina, Villa Pacini /Amenano (Democrazia del suono)
Villa Manganelli (Via San Giuliano) – Risorsa del Seme /Clementina, Only Custodisce – Porta della Sapienza /Suono pervade, Onore alla coscienza – Piazza Stesicoro /Teatro Romano (Fuga del pensiero)
Convento San Domenico – Esseri Piumati – Farfalle a riposo /Mandala Largo Paisiello – Oasi Playa – Liotro Verde Natale /Memoria di un popolo (Piazza Università)
Meraviglia che attecchisce /Forza della luna, Natura dell’aglio – Piazzetta Scammacca (Catania Visionaria)
Vital communication obeys conscience
Lo scarto del risveglio come sogno futuro. Fondi di caffè, memoria connessa si rifiuta accettare. Spazio nel tempo, rito manifesta futuro sorso, impronta mistica nel residuo. Elementi magici, alchemici si disperdono, il ricordo, la trasformazione svanisce, si perde un ciclo. Vitale comunicazione obbedisce a coscienza. (Un Metro Quadrato di Bosco@Riscatta Piana Catania)
agriculture
In Sicilia passando attraverso gli agrumeti, è visibile a tutti la mortificazione che ricevono questi autentici gioielli, non solo geometricamente parlando, ma anche nutrizionalmente. I nostri agrumi possiedono proprietà salutari incredibili. Periodi di crisi, ma forse anche di pensiero. Mi piacerebbe che le colazioni di tutti i bambini, ragazzi, studenti, ma anche ospedali, fossero alimentate con prodotti locali. Pensiamo sempre all’esportazione, non pensando che la migliore promozione, è l’attuale consumo. Non esiste pensiero più presente, di riavvicinare il nostro futuro, al nostro orgoglioso passato.