Abbiamo coperto i fiumi e riempito le fontane di cloro. Piccoli suoni necessitano risorse. “Diamo per scontato che apparteniamo al Paradiso”
A piccoli passi
Oro del mattino, oro del tramonto, preparazione alle stelle. Mi piace sentire i gabbiani, le rondini mi rasserenano, un nuovo tempo inizia esistere. Pax (Racconti Sigillati) – Acrylic 80/59 cm
Sarebbe tutto più semplice se l’uomo rallentasse la marcia, mi sembra inverosimile che continuiamo a chiamare piazza un posteggio. Non mi scandalizzano i rifiuti per strada, quello che mi addolora è il rifiuto in genere, sono risorse e non scarto. Piazza Giovanni Verga (Il Parco Ritrovato) – Mia è il mio centro. Tracce oniriche, apprendimento, realizzazione. Nutrimento della pioggia – Acrylic 28/23 cm.
Piccoli soli d’argilla custodiscono semi di Amarena. Per sconfiggere il buio bisogna amplificare la luce. Nella città dei bar c’è chi ancora crede nella preghiera. Pace in Terra
Monopattini e amuchina, c’è chi indossa la mascherina. Il vicino ascolta il Tg, il sonoro è lo stesso di quando mio nonno si lamentava del prezzo del pane. Seduto in Corso Sicilia medito l’aria del Mediterraneo, soffiano le onde, narrano sopra il pavimento, sistema corre verso l’anatema. Sguardi si sfiorano, curiosi di un mondo che si rigenera. Sorrisi sono dono di una bandiera di condono, perdono.
Esplosione di creatività, Universo interiore pieno di emozioni da filtrare, trasformare, un’energia enorme, come la purezza che viene stravolta quasi violentata, sconvolta, da creare una ferita che deve essere guarita, ma si trasforma in espressione creativa piena di pulsioni emotive alla ricerca di un’essenza che l’aiuti a placare. (Maria Castiglione)
Corrispondenza
Carissimo Claudio, eccomi alle prese con l’ennesima avventura espositiva, dopo aver accolto con entusiasmo l’invito che la Fondazione Peano di Cuneo mi ha rivolto al fine di presentare nella città in cui vivo e opero, una significativa mostra personale. Dopo le due precedenti esposizioni tenute a Cuneo in altre sedi, (2011 e 2019) intitolate “Macchine del tempo”, dedicate rispettivamente alle opere pittoriche degli anni ’60 la prima, e degli anni ’70 la seconda, non potevo che riproporre lo stesso fortunato titolo, perfetto anche per questa esposizione dei miei dipinti eseguiti negli anni ’80 del secolo scorso. Il titolo: Macchine del tempo, gli anni ’80, richiama da subito la memoria ad un passato denso di tanti avvenimenti, talora lieti e talora drammatici, dai quali la mia sensibilità artistica trovò spesso fertile terreno di ispirazione che mi fornì il pretesto per realizzare un cospicuo numero di opere pittoriche eseguite con svariate tecniche e dimensioni. Basti ricordare ad esempio la strage di Bologna, il disastro di Chernobyl e dello Shuttle Challenger, la caduta del muro di Berlino, ecc. per citare solo alcuni fatti eclatanti. Ben inteso che qui non si parla di rivisitazioni (si rivisita solo ciò che si è abbandonato), al contrario: si tratta di un operazione presente, al presente e del presente […] del fatto mai abbastanza ricordato che le opere non sono le loro date, ma tutt’al più assoluti pittorici. (1) Il curatore della mostra in oggetto, Enrico Perotto, sottolinea in modo chiaro che, lungi dal cadere nell’equivoco di un operazione meramente nostalgica, questa personale si offre per far conoscere e documentare, i valori fondamentali del mio fare pittura, ieri come oggi, contraddistinti da una necessità vitale e da quel bisogno assoluto di liberare energia creativa. Questo in breve riassume ciò che la mostra può raccontare al visitatore delle mie istanze di allora, a cui ho cercato di dare alcune risposte, usando la forza del colore e il messaggio criptato dei segni, ma rispondendo con totale libertà e gioia. Cesare Botto, Cuneo 23-05-2022
Nella nostra assenza ci affezioniamo. Preziosa Acqua – Mummificazione di un Pomodoro – Argilla Spirituale Ulivo – Terre di Gammazita
Ritratto della Terra
Oasi del Simeto, Capanna dei miei 47 anni – Ho fatto un riassunto dei ringraziamenti. Non siamo mai in ritardo quando viviamo nello spazio infinito del cuore. Dipingere di bianco, mettere ordine. Quanto stavamo dormendo tutti nel realizzare rifiuti! Sento ancora le cicale, l’odore del mare, il sentimento della pietra, il vento accarezzare le foglie.
La Cava di Lentini, L’Etna incontra gli Iblei. La nostra anima unita ha bisogno spazio. Rosa nel mio cuore. Il ponte degli abbracci: Vi ho pensato parecchio, a volte quando mi siedo a casa è come se fossi da voi. Quando rivedo anche solo un componente della tua famiglia ti ritrovo.
Quante cose il silenzio conosce di noi? Arriverà un momento che ci siederemo ai piedi di un albero. Che bella luce avevi questa mattina, gli auguri sono carezze al cuore. Amicizia, sentimenti condivisi, che la nuova era possa essere clemente, l’armonia possa trionfare.
Ho ritrovato un miraggio di sorgente, periodo intenso, affidarsi al caso, ottimo testimone del tempo. Sentire meglio il trascorso, bene prezioso e inestimabile, custode del buonsenso. Ricordo e tengo memoria come profonda guida spirituale sull’avvenire. Pigna nel centro della mia altezza. (Preparazione al mantenimento)
Riscatta Piana Comunità Agricoltura Manuale – Penso ai semi sparsi, al disegnare del vento, al benedire della luna. (Statua Semenza)
Poiché il caffè abbia ancora i tempi della moka
Incontro persone consapevoli, occhi irradiano amore, non importa la nazione, sono figli di un unico sentore, non parlano la stessa lingua, professano diverse religioni, lo spirito è fedele al bene. Storia, dolore, piacere, forma di un mondo unito da un semplice sorriso. (Ascoltando Maurice Ravel) – L’arte del saper osservare, il filo d’oro (Il Giardino dentro il giardino). Statua Semenza – Les vignes rouges d’Arles, Vincent Van Gogh – Osso duro – Ora del Caffè. Tamburi di Pace (Villa Bellini). Un ponte tra sogno e realtà.
La Radice Quadrata di Tre
Bisogna adoperarsi per ricordare il sogno da cui proveniamo. Ho preparato del Tè per i semi, ascolteranno musica di Pace per poter raccontare alle Radici che incontreranno di un Mondo Migliore. (Villa Bellini)
Seguire il momento, non assecondare la sterile corsa, poche cose sono in Comunione con la Salvezza, una è piantare alberi. (1mqdb)
Pianeta Muta, Coscienza del Tutto Consapevole. La pietra poteva essere anche pietra, la pietra come l’albero e tutto il Creato sono connessi, un suono intenso, costante, la vita. Un Dono Occultato in Spiaggia. Natura Manifesta Origine. Restituire Contenuto alla Parola, Onorare di Passione il Ruolo Affidato. Non Esiste Tempo Senza Dedizione. Classe Politica Decadente, Imperterrita Priva di Visioni Condivide Un Tavolo alla Deriva. (Oasi Playa)
Ho sognato mio nonno, mi ha fatto piacere riabbracciarlo, mi sono svegliato nutrito di speranza. Cerchi d’Oro, Il Parco Ritrovato – Prendersi cura della casa. (Bud)
“Sbattere un uomo in carcere, lasciarlo solo, in preda alla paura e alla disperazione, interrogarlo solamente quando la sua memoria è smarrita per l’agitazione, non è forse come attirare un viaggiatore in una caverna di ladri e assassinarlo?” (Voltaire) – Carcere Pagliarelli Palermo
Breath


Alfio, Cirino e Filadelfo.
Planet Responsibility
Innocenza. Oggi, prima che l’Etna manifestasse dissenso per le scelte spregiudicate di una società derubata della sua dignità, meditavo sull’umanità così tanto acclamata e allo stesso tempo messa al bando. Mamma ti voglio bene. Montagne non sono solo montagne, pietra non è solo pietra, il pane lo si può trovare nel rifiuto, ho sentito che la plastica sarà bandita. Notizie colgono l’attimo, porgono momenti di riflessione. Pace, Amore, Spiritualità, Rispetto della forma. Velocità ha imprigionato il buon senso, desiderano metterci la faccia, pochi si ritrovano occhi per guardare, cuore per sentire.
Prendersi cura della Natura, instaurare un contatto, familiarizzare mondo magico. Riservatezza di una mansarda dal respiro sonoro. Catania Mia Oasi Playa – Etna, Madonna, Madre Donna – Caserma SantAngelo Fulci – Narciso – Impalcature – Architettura Bislacca – Iris – Argilla Spirituale, Semi Datteri e Ulivo – Om Accompagna Sogni “Creare è il miglior modo di imparare”.
Ordinary
Natura, libertà dello spirito, spazio dell’immaginazione, tempo della realizzazione.
Se imparassimo a riconoscere la materia sarebbe più facile sentire lo spirito. Foglie di tè, puliscono i sogni, ma chi crede più al sogno? Esiste un ponte tangibile tra visibile e invisibile, suoni, odori, vento, calore. Luce del mattino e della sera, notte respira. Porto di Catania, Economia del Bene Comune, Salvaguardia Risorse Planetarie.