Il dono più grande del giardino è il ripristino dei cinque sensi. (Hanna Rion) – La voglia che ho di fare non la scambierei neanche con tutto l’oro del mondo. / Sfere Rispetto Pianeta 481/490. Ci ritrovammo arruolati al passo che scorge storia, Avere consiglio dalle voci che popolano gli spazi senza varcare tempo, Godere della superficie della luce che accarezza ombre all’ingresso di un centro, Considerazione della bellezza che sussurra parola, Giunti all’improvviso difronte una scala, L’aria si prestò a veicolare intenso profumo di rinascita, Respiro consapevole privilegio del sentiero, Ogni incontro risposta al nostro reale bisogno, Anzianità di una porta, Giardino dei cuori felici. (Sicily needs love)
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Messina Visionaria
Guardate le stelle e non i vostri piedi. Provate a dare un senso a ciò che vedete, e chiedervi perché l’universo esiste. Siate curiosi. (Stephen Hawking) / Sfere Rispetto Pianeta 181/190 – Ruote del Tempo, Manodopera Sentimentale, Condivisione dello Spazio, Impronte di Pace, Presidente Mia, Cattedrale. Rispettare l’Esistenza, assaporare l’aria, la libertà, avere il dono della leggerezza.
Risorse del quieto vivere
Il Parco Ritrovato e il Peso della Bilancia. Mia, Lungomare Scogliera Catania. Quello che era, San Giovanni Li Cuti, Ognina – Mare bussa alla porta della pietra, elementi del coro forze del volo. Sussurrare del suolo al sentire delle onde. Vite di mare, di terra e di montagna, grotte di sale e di sostanza.
Corrispondenza
Carissimo Claudio, eccomi alle prese con l’ennesima avventura espositiva, dopo aver accolto con entusiasmo l’invito che la Fondazione Peano di Cuneo mi ha rivolto al fine di presentare nella città in cui vivo e opero, una significativa mostra personale. Dopo le due precedenti esposizioni tenute a Cuneo in altre sedi, (2011 e 2019) intitolate “Macchine del tempo”, dedicate rispettivamente alle opere pittoriche degli anni ’60 la prima, e degli anni ’70 la seconda, non potevo che riproporre lo stesso fortunato titolo, perfetto anche per questa esposizione dei miei dipinti eseguiti negli anni ’80 del secolo scorso. Il titolo: Macchine del tempo, gli anni ’80, richiama da subito la memoria ad un passato denso di tanti avvenimenti, talora lieti e talora drammatici, dai quali la mia sensibilità artistica trovò spesso fertile terreno di ispirazione che mi fornì il pretesto per realizzare un cospicuo numero di opere pittoriche eseguite con svariate tecniche e dimensioni. Basti ricordare ad esempio la strage di Bologna, il disastro di Chernobyl e dello Shuttle Challenger, la caduta del muro di Berlino, ecc. per citare solo alcuni fatti eclatanti. Ben inteso che qui non si parla di rivisitazioni (si rivisita solo ciò che si è abbandonato), al contrario: si tratta di un operazione presente, al presente e del presente […] del fatto mai abbastanza ricordato che le opere non sono le loro date, ma tutt’al più assoluti pittorici. (1) Il curatore della mostra in oggetto, Enrico Perotto, sottolinea in modo chiaro che, lungi dal cadere nell’equivoco di un operazione meramente nostalgica, questa personale si offre per far conoscere e documentare, i valori fondamentali del mio fare pittura, ieri come oggi, contraddistinti da una necessità vitale e da quel bisogno assoluto di liberare energia creativa. Questo in breve riassume ciò che la mostra può raccontare al visitatore delle mie istanze di allora, a cui ho cercato di dare alcune risposte, usando la forza del colore e il messaggio criptato dei segni, ma rispondendo con totale libertà e gioia. Cesare Botto, Cuneo 23-05-2022
Nella nostra assenza ci affezioniamo. Preziosa Acqua – Mummificazione di un Pomodoro – Argilla Spirituale Ulivo – Terre di Gammazita
La Radice Quadrata di Tre
Bisogna adoperarsi per ricordare il sogno da cui proveniamo. Ho preparato del Tè per i semi, ascolteranno musica di Pace per poter raccontare alle Radici che incontreranno di un Mondo Migliore. (Villa Bellini)
Seguire il momento, non assecondare la sterile corsa, poche cose sono in Comunione con la Salvezza, una è piantare alberi. (1mqdb)
Pianeta Muta, Coscienza del Tutto Consapevole. La pietra poteva essere anche pietra, la pietra come l’albero e tutto il Creato sono connessi, un suono intenso, costante, la vita. Un Dono Occultato in Spiaggia. Natura Manifesta Origine. Restituire Contenuto alla Parola, Onorare di Passione il Ruolo Affidato. Non Esiste Tempo Senza Dedizione. Classe Politica Decadente, Imperterrita Priva di Visioni Condivide Un Tavolo alla Deriva. (Oasi Playa)
Ho sognato mio nonno, mi ha fatto piacere riabbracciarlo, mi sono svegliato nutrito di speranza. Cerchi d’Oro, Il Parco Ritrovato – Prendersi cura della casa. (Bud)
“Sbattere un uomo in carcere, lasciarlo solo, in preda alla paura e alla disperazione, interrogarlo solamente quando la sua memoria è smarrita per l’agitazione, non è forse come attirare un viaggiatore in una caverna di ladri e assassinarlo?” (Voltaire) – Carcere Pagliarelli Palermo
Dance of the Roots



Etna Tuona. Biden vuole morti i responsabili della strage, la Casa Bianca prepara la vendetta. Talebani chiedono alla Turchia di gestire lo scalo di Kabul. Dopo 52 anni, Sirhan omicida di Bob Kennedy può tornare in libertà (La Sicilia 28 Agosto pag. 5, 13). Ma può essere che il mondo sia in pugno alla menzogna e che l’uomo si stia dirigendo verso l’autodistruzione? Preghiera è un dono che mette ordine, mi sembra tutto così svuotato di contenuto. Ma è possibile che nel 2050 una madre possa consegnare il figlio all’arena della morte, solo perché non ha rispettato il regolamento? Niente, guardo la luna nel pozzo. Oasi di Mosè, Oasi del Simeto

offerta sociale
ink blots
Siamo come macchie d’inchiostro nelle pieghe della vita. Sporchiamo i muri delle città, togliamo via le foglie dai rami, prosciughiamo l’acqua dai pozzi e urliamo contro il cielo per la siccità delle nostre anime.

Impariamo a comprendere che il dare germoglia frutti, che il rispetto ci regala sospiri e che siamo ospiti di una terra dalla quale abbiamo già ricevuto. Il tempo, bene prezioso, scorre via nelle clessidre delle nostre vite, piccoli granelli di sabbia che contano in un banale istante di egoismi. Ascoltare dal silenzio per riscrivere la nostra storia. (Cristina Cocuzza)