A Venezia hanno ripulito alcuni canali, facendo riemergere numerosi reperti contemporanei, trattati da rifiuto. Vedendo il servizio, venni affascinato dalla bellezza di ogni singolo pezzo, dallo stivale al motore, dalla macchina fotografica alla damigiana, erano divenuti negli anni dei manufatti di biologia, delle opere di Arte Involontaria. Mi sono nell’immediato messo in contatto col comune, manifestando il mio sentimento: è un vero peccato che l’opera del tempo venga buttata! potremmo crearci una bellissima installazione, ne sarei onorato. Credo mi abbiano preso per pazzo, o forse la faranno sotto altro nome.
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Sala Consiliare – Una Vetta per il Nuovo Giorno
Al Sig. Presidente – Desidero Riscattare un Borgo in Sicilia, Una Vetta per il Nuovo Giorno, Ponte di un Pensiero che non cerca confronto, Faro di un Mondo che nutra Conforto. Risorse per un Capitale che Respiri di Suoni e bei Colori, che sfami il Bisogno di Essere parte di un Disegno che Vibra nelle Onde del Celeste Padre. Le competenze adottate nella fantasia, sono viaggi che narrano di antica magia. Il pastore al gregge indicava di riunirsi nella tormenta, fare risparmio di calore all’interno, i più fragili ne facevano Comunione. Unione, impronta del buonumore. Una struttura, l’Elaborazione di una Scuola di Pensiero Costruttivo. Realizzare il Riuso, Riscoprire le reali potenzialità dello scarto. Risorse Umane, Spirituali, Bene Comune, Solidarietà, Comunità, Ambasciata Planetaria Rispetto Pianeta, Impronte di Pace. (Percorso Inverso)
MUSEO IMPRINTS OF PEACE / AGRICOLTURA MANUALE – Un castello, una struttura arroccata tra le montagne o in riva al mare, Una Comunità di Creativi da Tutto il Mondo, una Casa che Riscatti Talenti. Un Terreno che Accolga alberi e piante in via di estinzione, una Radice che si Congiunga col Bene Profondo che anela alla Prosperità Collettiva. Per questo ho bisogno del Vostro Sostegno. (Grato)
Mazara del Vallo Visionaria
Il dono più grande del giardino è il ripristino dei cinque sensi. (Hanna Rion) – La voglia che ho di fare non la scambierei neanche con tutto l’oro del mondo. / Sfere Rispetto Pianeta 481/490. Ci ritrovammo arruolati al passo che scorge storia, Avere consiglio dalle voci che popolano gli spazi senza varcare tempo, Godere della superficie della luce che accarezza ombre all’ingresso di un centro, Considerazione della bellezza che sussurra parola, Giunti all’improvviso difronte una scala, L’aria si prestò a veicolare intenso profumo di rinascita, Respiro consapevole privilegio del sentiero, Ogni incontro risposta al nostro reale bisogno, Anzianità di una porta, Giardino dei cuori felici. (Sicily needs love)
Era una cosa che amavo fare da bambino
Nell’innocenza molte cose prendevano forma sconoscendo l’innato spirituale danzare d’etereo. Essere sentimento, vivere proiettato nel cambiamento che sente, studiarsi per migliorarsi, ammonirsi per rigenerarsi, servire per esistere nella missione. – Mario, tuo fratello sta cercando comunicarti, che essendo ancora piccino, ha bisogno di aiuto a portare il suo zaino. / Respiro Mediterraneo Algoritmi di Pace Cortile delle Nevi, Casa Museo Sotto l’Etna Corpi d’Argilla (Ombelico), Il Giardino dentro il giardino, Piazza Abramo Lincoln Radici Soccombono Lentamente, Se nella tua bici hanno tolto i pedali non ti resta che scrivere. (2008) – Quello che faccio si chiama Poetica, Visioni messe in circolazione, la forza costruttrice di un racconto. (Catania Visionaria)
Spazio Limitato Tempo Occultato
Di corsa sempre di corsa, ogni tanto mi ricordo ma poi l’ora è tarda. Una visita spirituale, una preghiera silenziosa vorrei fare. – Modello, sistema, civiltà presente proiettata nel futuro, porte della disillusione. Ipocrisia a discapito della periferia, paradosso di un salotto che riceve nel disordine. Circonferenza del benessere travestita di apparenza. Fragile e sottile è la linea che non vede confine tra l’umano sentire e l’inumano pensiero. / Metropoli del Melograno, Mia Manager Corso Sicilia, Piccoli Soli d’Argilla Protezione delle Stelle, Viale XX Settembre, Via De Felice, Via Grotte Bianche. (Catania Visionaria)
social house contemporary artist
Mangerò della mollica di pane, o forse bevendo del latte eviterò che mi feriscano, era un problema l’aver ingerito chiodi dal pavimento. Un sogno che al risveglio rimane lucido nell’odore del caffè.
Archivio Fotografico Alessandra Saccà +39 339 5384815 www.alessandrasacca.com